Out for work

Non è che io non sappia cosa dire, anzi…

E’ che… dopo tutta la giornata di lavoro frenetico praticamente sempre senza staccar gli occhi dal monitor… improvvisamente non ho più voglia di scrivere una sillaba. Non ho più voglia di telefonare, nemmeno di cucinare, e le gastronomie della zona hanno acquisito una nuova cliente.

Sono stanca.

wall04_800x600 Tengo d’occhio i giorni rossi sul calendario per fuggire da tutto e tutti. Sono andata al cinema, ho visto Happy Feet. Grande. La canzone d’amore di due pinguini intonata sull’eco delle parole "you don’t have to be rich to be my girl, you don’t have to be cool to rule my world" di Kiss di Prince. Mi ha ricordato il film Moulin Rouge (e quella scena memorabile in cui viene sfruttata la Roxanne dei Police per un tango della gelosia con tutti i crismi). Sono andata a teatro, e ho apprezzato un visionario Migone interprete di un Don Chisciotte accompagnato da un Sancho Marco Marzocca acutoint_don  e quasi cinico. Il primo, teatrante inconsapevole, interprete involontario di una commedia che crede sia la vita stessa, come Chisciotte del resto, la storia nella storia nella storia. Il secondo, calato nei panni di uno squattrinato capo teatrale a cui pignorano i fondali durante la messa in scena. Una frase finale di effetto, che smorza gli applausi e intristisce gli animi, e che recita pressapoco: "sceglietevi una vita, una famiglia, un lavoro, una carriera, e portateli avanti. Io, invece, ho scelto di essere Don Chisciotte". Chissà se i veri pazzi sono coloro che non hanno mai smesso di sognare, e soprattutto di scegliere interamente come vivere.

Per esempio, io stamattina ho contato i secondi che trascorrevano dal momento in cui ho pigiato il tasto "stampa" all’istante in cui la stampante ha iniziato a far rumore: cinque. Un soffio, eppure un’eternità, dipende dai punti di vista. Chissà se dopo questo silenzio telematico che dura cinque secondi di vita frenetica ma pare far trascorrere una vita telematica intera, troverò ancora qualche essere paziente pronto a leggermi.

Nel frattempo, corro.

"Stamp"

07.12.2006

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